Le monastère calabrais de San Giovanni Theristis

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Claude le Liseur
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Inscription : mer. 18 juin 2003 15:13

Le monastère calabrais de San Giovanni Theristis

Message par Claude le Liseur »

On sait que, suite à une décision du conseil régional de Calabre de décembre 1994, la commune de Biviongi (province de Reggio Calabria) avait, en février 1995, rendu à la métropole orthodoxe d'Italie (patriarcat de Constantinople) l'ancien monastère de Saint Jean le Moissonneur abandonné depuis le XIe siècle.
Depuis lors, ce monastère abritait des moines venus du mont Athos qui avait restauré un complexe monastique en ruines depuis des siècles et construit une église conventuelle (catholicon).

J'apprends sur le site Internet du monastère http://www.ortodoxia.it/Il%20Sacro%20Mo ... ovanni.htm que la commune a, en juillet 2008, confisqué le monastère à la métropole orthodoxe d'Italie, de telle sorte que les moines ont dû quitter le lieu de leur ascèse.

Dans la mesure où l'Italie est devenue, au moins depuis la chute du fascisme, un pays de tolérance religieuse, je m'étonne qu'une telle expropriation ait pu avoir lieu sans susciter de réactions politiques ou de procédure en justice.

Quelqu'un en sait-il plus?
PierreTibur
Messages : 34
Inscription : dim. 11 juil. 2010 18:29

Re: Le monastère calabrais de San Giovanni Theristis

Message par PierreTibur »

Je ne voulais plus intervenir pendant quelques temps sur le forum mais votre question m'a permis de creuser un des aspects de la situation de l'Orthodoxie en Italie. Et il s'agit bien plus de “politique” (et de gros sous) que de religion. Donc.

Au passage et au cours de mes recherches, j'ai lu de la part d'intervenants italiens (orthodoxes ou non) des commentaires peu amènes et empreints de xénophobie envers les roumains qui me semblent innocents dans cette affaire. Pas jojo. Je ne crois pas qu'il y en ait trace dans les différents documents mis en lien dans ce message. Par contre j'invite à prendre avec des pincettes ce qui est dit à propos des évènements de juillet dernier, on trouve tout et son contraire et les journalistes peuvent avoir pris un malin plaisir à montrer sous un mauvais jours les étrangers orthodoxes qui en viennent (qui en viendraient) aux mains.

En fait il ne s'agit pas d'une expropriation à proprement parler. Mais d'une rupture de contrat (ou de concession).

De 1994 à 2008, c'est l'Eglise Grecque d'Italie (patriarcat de Constantinople) qui avait la gestion du monastère. Depuis 2008, c'est l'Eglise Roumaine.

Le père Kosmas a étè Higoumène de 1994 à 2005 puis relevé de ses fonctions, semble-t-il contre son gré et celui des fidèles, lui ont succédé 2 autres higoumènes, également relevés de leurs fonctions dans des conditions peu claires, tout comme d'ailleurs l'avait été en 2005 ou 2006 un des compagnons du père Kosmas qui assurait l'intérim en attendant la nomination d'un nouvel higoumène.

Il semble qu'il y ait un procés en cours entre la commune et le diocèse gréco-orthodoxe d'Italie. Et que ce diocèse rencontre des problèmes avec des concessions d'autres monastères, pour des raisons analogues à celles de Bivongi. Les griefs de la commune de Bivongi semblent plus envers le diocèse gréco-orthodoxe qu'envers les higoumènes successifs (manque d'entretien du monastère et des parages qui nuit à l'image de la commune et au tourisme) : ces derniers auraient été coupables de réclamer les moyens financiers pour gérer correctement leur monastères.

Il semble également qu'il y ait eu accord entre les diocèses roumain et grec pour le changement de gestion.

La documentation (en italien) sur le sujet est importante, je la livre telle quelle. Sans me risquer à d'ultérieurs commentaires et interprétations.

Evènements de juillet dernier :
Nel 2008 è sorta una querelle all'interno dell'Arcidiocesi ortodossa d'Italia e Malta per il monastero di Bivongi, così il 19 febbraio 2008 l'assemblea diocesana della Metropolia della Chiesa ortodossa romena per l'Europa occidentale e meridionale ha creato una diocesi per l'Italia. Nel luglio 2008 il Consiglio comunale di Bivongi ha concesso in uso il Monastero per 99 anni alla Diocesi romeno-ortodossa d'Italia.

(article de wikipedia Italie)
Sfiorata la rissa ieri all'interno del monastero di San Giovanni Theristìs. Padre Kosmas, il monaco aghiorita da due mesi a Bivongi inviato dalla metropolia greco-ortodossa per sanare il contenzioso con il Comune, ha deciso di entrare nel monastero per restare sulla "sua" proprietà. Terreni che insistono all'interno dell'area monastica di cui Kosmas vanta la proprietà per averla acquistata da privati nel corso dei suoi undici anni di permanenza al monastero. Prima di tale azione, Kosmas, aveva invitato la stampa.
L'ingresso nel monastero è avvenuto davanti a giornalisti e televisione che hanno registrato la presenza di altri fedeli e del capogruppo di minoranza in Consiglio comunale, Nicola Lombardo. Un'azione tranquilla, tanto che il monaco è entrato nella basilica dove ha pregato e poi è sceso nelle due celle. Ha incontrato il monaco rumeno che vive al San Giovanni e si è aperto un dialogo pacato che tutti hanno seguito.
Ma al sopraggiungere di un signore, che pare sia molto vicino ai monaci rumeni, tutto è cambiato. Il nuovo arrivato ha costretto il monaco rumeno a chiudersi nella sala cucina e ha inveito contro i giornalisti e l'operatore televisivo. Ha minacciato di chiamare i carabinieri, cosa che ha effettivamente fatto poco dopo.
Intanto è giunto il sindaco Ernesto Riggio, che ha dato disposizioni per cacciare i giornalisti e ha ingiunto a un operatore di spegnere la telecamera «perché su territorio comunale». E soprattutto ha minacciato querele. Un atteggiamento che ha lasciato tutti sbigottiti, anche perché crediamo che a cacciare la stampa dal monastero avrebbe dovuto essere, semmai, il monaco rumeno. Dato che, come ha predicato in questi giorni l'Amministrazione comunale, il monastero è in affido per 99 anni ai rumeni.
La stampa, per evitare altre discussioni è uscita dall'area monastica, inseguita dall'ennesima minaccia di querela.

article de la gazzetta del sud du 12/07/2010
variante dans la présentation des faits et article de Reggio Calabria Notizie du 15/07/2010 sur le sujet.

L'historique depuis 2005 est à peu près reconstituable :
Bivongi. Un coro a favore del monaco trasferito

BIVONGI (REGGIO CALABRIA) - E' in Calabria dal '94 e, da allora, ha sempre svolto la propria missione nel monastero di San Giovanni Vecchio di Bivongi. Adesso, pero', padre Cosmas Aghiorita, monaco ortodosso che ha ritagliato in questo angolo di Calabria uno spicchio di spiritualita', verra' sostituito con un altro religioso greco ortodosso proveniente dalla repubblica monastica del Monte Athos, in Grecia. L'avvicendamento nel monastero di San Giovanni Theriste non va proprio giu' a tanti fedeli ed estimatori del religioso, che hanno fatto anche appello al Patriarca di Costantinopoli nella speranza di giungere a una revoca del trasferimento.
Migliaia di lettere sono partite in questi giorni dalla Calabria, ma anche da Venezia, Roma e, perfino, dalla Grecia, dove esistono gruppi di fedeli che ogni anno vengono a trascorrere in Calabria le feste pasquali. Una vera e propria catena di solidarieta' che e' stata moltiplicata grazie a internet. ''Padre Cosmas - scrive la signora Maria Rubino in una delle lettere inviate alla massima autorita' religiosa di rito ortodosso - ha concretizzato con vero spirito cristiano il pensiero di Giovanni Paolo II accogliendo, seppure con la consueta forma austera dei padri ortodossi, tutti coloro che si presentano nel monastero per avere un dialogo, una preghiera, un consiglio. Ha realizzato l'incontro interreligioso guardando negli occhi di ciascuno per scoprire la realta' dell'anima e suggerire parole giuste per andare avanti nella via del Signore. E' bello e gratificante anche per i cattolici - prosegue la lettera - avere nella nostra Calabria un padre che non ha pianto sulle rovine del monastero ma che s' e' rimboccato le maniche e, con la fede e la speranza del vero credente, ha sorriso guardando lontano e ha lavorato con la mente, il cuore e le mani. Ha trasformato i terreni scoscesi e incolti in orti e giardini e le rovine del monastero in ambienti, salubri, decorosi e accoglienti''.
Gli appelli in favore di Padre Cosmas continuano ad arrivare, anche se i margini per una revoca della decisione appaiono piuttosto risicati. ''Padre Cosmas - dice Francesco Antonio Scuteri, archeologo e studioso del periodo bizantino - vive da 11 anni nel monastero di Bivongi. E' stato lui a ristrutturarlo, con forza e coraggio, e a promuoverne non solo la rinascita architettonica, ma anche spirituale. Anche se non possiamo bloccare il suo allontanamento, per noi immotivato, vogliamo manifestare con forza la nostra riconoscenza a una persona che ha continuato a credere nella rinascita non solo spirituale della Calabria''.
Il monastero di San Giovanni Theriste, eretto intorno al 1100 e' stato concesso dal Comune di Bivongi alla Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia. Quello che e' l'unico insediamento ortodosso ormai esistente in Italia, abbandonato nel 1662 dai monaci basiliani greco-cattolici, e' meta ogni anno di migliaia di pellegrini.

Clemente Angotti, Ansa, venerdì 30 dicembre 2005
article du 30/12/2005

Bivongi Raccolta di firme contro il trasferimento del monaco greco-ortodosso
L'addio di padre Kosmas

BIVONGI – Padre Kosmas, il monaco greco-ortodosso, che da undici anni vive al monastero di San Giovanni Theristìs (mietitore), sec. XI, lascia la vallata bizantina dello Stilaro. Ad allontanarlo è stato un trasferimento, ordinato da Gennadios, metropolita d'Italia e Malta, che ha disposto un avvicendamento con un altro monaco. Molte le firme raccolte in questi giorni a favore del monaco e trasmesse al patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo II, per la revoca del trasferimento. Tutto ciò non è bastato. Qualche voce trapelata in paese parla di atti di disobbedienza nei confronti dei superiori. Padre Kosmas non ha accettato il trasferimento e, anzi, ha notiziato solo i suoi amici per promuovere un'azione atta a evitare l'allontanamento. Il paese ha appreso la notizia a cose fatte, dopo la sua partenza. Perché i bivongesi non sono stati informati? Perché padre Kosmas non ha avvisato il sindaco e l'Amministrazione comunale che avevano favorito la sua venuta al monastero? Padre Kosmas, figura carismatica, era giunto a Bivongi nel 1994, quando il monastero era un rudere: i bivongesi lo accolsero con molta ospitalità vedendo anche in questo monaco un segno importante per il recupero delle tradizioni, smarrite dopo lo scisma tra la chiesa di Costantinopoli e di Roma del1054. L'Amministrazione dell'epoca, guidata da Felice Valenti, intuì l'importanza di avere all'interno del monastero la presenza di un monaco tanto da concedere la custodia del monastero, alla metropolia d'Italia, per ben novantanove anni. A seguire da vicino le varie fasi della crescita del monumento bizantino-normanno è stato da sempre Ernesto Riggio, vicesindaco. In undici anni il monastero è tornato all'antico splendore, tanto da essere definito dagli studiosi un nuovo gioiello d'arte recuperato. In questi anni, infatti, è stato meta non solo di pellegrini, ma di studiosi provenienti da molte parti del mondo. Quando, nel marzo del 1912, Paolo Orsi, impegnato nel restauro della vicina Cattolica di Stilo, lo scoprì affermò che un gioiello di architettura come il San Giovanni Theristìs doveva essere salvato. Aveva ragione: il monumento si è imposto all'attenzione mondiale. Intanto padre Kosmas che recentemente ha denunciato qualche problema di salute forse tornerà al monte Athos. L'unica cosa certa è che il nuovo prete, padre Massimo, è stato accompagnato al monastero dal vicario del metropolita Gennadios, padre Nilo Vatopedino, che si è limitato a fare le consegne di rito, avvisare il sindaco, Ernesto Riggio, e il parroco del paese, don Alfredo Valenti, visti i buoni rapporti instaurati in questi anni con la Chiesa cattolica. Per padre Massimo, infine, è un ritorno in Calabria visto che, il 2 maggio del 1993 a Gerace, fu il primo a celebrare in Calabria, dopo 500 anni, una liturgia greco-ortodossa nella chiesa di S. Giovannello. Il sindaco di Bivongi si è recato al monastero per conoscere e salutare il nuovo arrivato augurandogli una buona permanenza.

article du 30/12/2005
Monastero di Bivongi: presentato il terzo Superiore del monastero greco-ortodosso, il quale sostituisce padre Massimo aghiorita che, a sua volta, aveva sostituito padre Kosmas lavriotis. Padre Ghennadios è stato accolto dal sindaco di Bivongi, Ernesto Riggio, augurandosi reciprocamente una buona collaborazione. Nella stessa mattinata di domenica 30 luglio, la presentazione del nuovo Superiore è coincisa con la prima celebrazione di ben due attesimi contemporaneamente.

A cura di Francesco Pasarelli, collaboratore del Monastero di San Giovanni Therestis.
article du 02/08/2006
article de strill.it du 30/05/2008
article de Voci del Sud (p. 19), 06/06/2008
sblog d'une association, sur la crise de 2008
article du 18/09/2009 d'un blog orthodoxe italien
communication de la commune de Bivongi datant de juin 2010
Claude le Liseur
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Re: Le monastère calabrais de San Giovanni Theristis

Message par Claude le Liseur »

Cher Pierre, merci beaucoup pour la documentation fournie.

Le plus intéressant me semble l'article du RP Capparelli (italo-albanais orthodoxe) sur son blog.

Il en ressort que, une fois de plus, le patriarcat de Constantinople a l'art de manquer ses rendez-vous avec l'Histoire. Et c'est ainsi qu'au moment où apparaissait possible une renaissance de l'Orthodoxie en Italie du Sud - où, contrairement au reste de l'Europe occidentale, il reste des populations, certes uniatisées de force, mais ayant gardé le souvenir de leurs racines orthodoxes -, l'incapacité de Constantinople à mener une action dans la durée aboutit à l'échec de cette renaissance (cas du monastère Saint-Jean-le-Moissonneur) ou à des situations étonnantes comme celle du RP Capparelli lui-même (italo-albanais sous la juridiction de Moscou et non de Constantinople!).

Dommage. Le XXe siècle avait mis le patriarcat oecuménique en péril de mort, mais il lui avait aussi ouvert un boulevard dans certaines contrées d'Europe occidentale et du monde anglo-saxon. Je vois que les occasions ont été manquées en Italie comme elles l'ont été en France ou aux Etats-Unis.
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